VFP4 Esercito, cosa fanno: compiti e sbocchi professionali

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Diventare VFP4 Esercito è un importante step per entrare a far parte in pianta stabile delle truppe italiane: ecco come operano

Diventare VFP4 Esercito è un passaggio cruciale per chi vuole servire lo Stato nelle fila dell’Esercito Italiano all’interno di una componente fondamentale. Si diventa Volontari in Ferma Prefissata di quattro anni dopo il superamento del primo step per entrare nell’E.I., che corrisponde allo stato di ex VFP1 (Volontario in Prefissata di un anno, dal 2023 VFI). I VFP4 – dopo il superamento del corrispondente concorso pubblico – prestano poi servizio nell’Esercito per quattro anni.


INDICE

-VFP4 Esercito: l’iter concorsuale
-I compiti dei VFP4
-VFP4 Esercito: sbocchi professionali
-Quanto guadagna un VFP4?


VFP4 Esercito: l’iter concorsuale

Dopo l’accesso nell’Esercito da VFP1, il volontario di truppa deve prendere un’importante decisione. Trascorso all’incirca un anno all’insegna della vita militare (salvo prolungamento della Ferma), si deve scegliere se tornare alla vita da civile oppure continuare nelle fila dell’Esercito Italiano.

Per Diventare VFP4, si deve attendere la pubblicazione dell’apposito bando di concorso pubblico, che viene pubblicato sui canali ufficiali della Pubblica Amministrazione. Come ricordato, al Concorso VFP4 Esercito possono partecipare solo i VFP1 che hanno prestato servizio per almeno 9 mesi (talvolta anche 6 mesi). Tutto questo, tenendo bene a mente i parametri socio-culturali, anagrafici e fisici necessari, che trovate elencati nella Scheda Requisiti VFP4 Esercito.

È bene ricordare in questa sede che il Concorso VFP4 Esercito prevede un iter concorsuale ben preciso, che consiste in diversi esami culturali, fisici e psico attitudinali. Tutte le prove devono essere superate con successo dai candidati, pena l’esclusione dal concorso. Ogni risultato positivo, di contro, dà la possibilità di accumulare punteggi che servono per sancire la posizione nella graduatoria finale che la commissione esaminatrice provvede a stilare.

Il punteggio ottenuto in tutte le prove viene sommato con i punteggi della valutazione dei titoli di merito che ogni concorrente ha la possibilità di presentare al momento della compilazione della domanda di partecipazione al concorso. Si ricorda, perciò, che i titoli di merito devono essere nel pieno del loro periodo di validità, altrimenti non sono accettati dalla commissione.


I compiti dei VFP4

La carriera da VFP4 offre a chi intraprende questo passo una prospettiva di altri quattro anni all’interno dell’Esercito Italiano. Una volta proclamati vincitori, i novelli VFP4 sono inviati a uno dei Reggimenti Addestramento Volontari (RAV), che sono:

  • 17° Reggimento addestramento volontari “Acqui” di Capua
  • 80° Reggimento addestramento volontari “Roma” di Cassino
  • 85° Reggimento addestramento volontari “Verona” di Montorio Veronese
  • 235° Reggimento di Fanteria “Piceno” di Ascoli Piceno

L’addestramento è affidato agli Istruttori, i quali meglio avranno il compito di aiutare e supportare i giovani che prendono sempre più confidenza con la vita militare. Il corso di base prevede lo svolgimento di un intenso modulo che abbraccia i seguenti settori:

  • addestramento formale
  • conoscenza delle armi in dotazione
  • nozioni di tipografia
  • tiro
  • attività fisica
  • addestramento in ambiente rurali con mezzi militari

VFP4 Esercito: sbocchi professionali

Una volta completato l’addestramento e ottenuto dopo 18 mesi il grado di Caporal Maggiore (o Caporal Maggiore Paracadutista), i VFP4 hanno tre possibilità. Dopo all’incirca quattro anni (salvo prolungamento della Ferma) infatti si può:

  • accedere al biennio di rafferma che determina il grado di Primo Caporal Maggiore
  • partecipare ai concorsi riservati per la nomina a Volontari in Servizio Permanente (VSP)
  • congedarsi definitivamente dalle Forze Armate italiane (purché senza demerito) ed eventualmente beneficiare dei posti di riserva nei concorsi per l’impiego civile nella pubblica amministrazione italiana

Se si procede con l’avanzamento nella carriera militare, si viene assegnati a un’Arma o un Corpo dell’Esercito Italiano. Questo è l’elenco completo delle possibilità lavorative al temine del periodo trascorso come VFP4:

  • Fanteria
  • Cavalleria
  • Artiglieria
  • Genio
  • Trasmissioni
  • Trasporti e Materiali
  • Aviazione
  • Commissariato
  • Sanità e Veterinaria
  • Ingegneri

A loro volta, Armi e Corpi si compongono di “specialità” che corrispondono al tipo di lotta che ciascun reparto è in grado di sostenere e per la quale viene strutturato e preparato.

Nel Rapporto 2022 dell’Esercito Italiano, inoltre, si apprende che nell’anno appena trascorso, con la relativa circolare di transito, tutti i Volontari in Ferma Prefissata Quadriennale (VFP4) meritevoli in valutazione, sia in ferma che in rafferma, sono stabilizzati in “servizio permanente“. A partire dal 2023, la Forza Armata potrà assicurare il transito in servizio permanente di tutti i VFP4 meritevoli al termine del quarto anno di ferma.


Quanto guadagna un VFP4?

La remunerazione dei Volontari in Ferma Prefissata quadriennale consiste in una paga giornaliera e non prevede l’erogazione della tredicesima. Il compenso, perciò, varia di mese in mese a seconda dei giorni in cui si presta effettivo servizio. Nei primi due anni, la retribuzione giornaliera è pari a:

  • 37,36€ (imponibile Irpef)
  • 40,97€ (Imponibile Inpdap)

Dopo il primo biennio di rafferma, lo stipendioviene calcolato annualmente per un importo lordo totale di 18.176,68€. Chi viene nominato Primo Caporal Maggiore percepisce invece la tredicesima mensilità. Per riassumere, si può affermare che un VFP4 Esercito guadagna indicativamente dai 1.050€ ai 1.150€ mensili.

Insomma, la carriera da VFP4 potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per un futuro stabile all’interno dell’Esercito Italiano. Per questo è indispensabile non fermarsi al primo livello, ma perseverare nell’impegno e nello studio , continuando a servire lo Stato all’interno della Forza Armata principe della Difesa italiana.

Come diventare VFP4?
Dopo l’accesso nell’Esercito da VFP1, il volontario di truppa deve partecipare al Concorso VFP4, che viene pubblicato sui canali ufficiali della pubblica amministrazione. Al Concorso possono partecipare solo i Volontari che hanno prestato servizio per almeno 9 mesi (talvolta anche 6 mesi). Tutto questo, tenendo bene a mente i requisiti socio-culturali, anagrafici e fisici, che trovate elencati nella Scheda Requisiti VFP4 Esercito.
 
L’iter concorsuale ben preciso prevede diverse prove culturali, fisiche e psico-attitudinali. Ciascuna prova deve essere superata con successo dai candidati, pena l’esclusione dal concorso. Ogni risultato positivo, di contro, dà la possibilità di accumulare punteggi che servono per sancire la posizione nella graduatoria che la Commissione esaminatrice provvede a stilare. Il punteggio ottenuto in tutte le prove viene sommato con i punteggi della valutazione dei titoli che ogni concorrente deve presentare al momento della compilazione della domanda di partecipazione al concorso.
 
Ricordiamo, pertanto, che i titoli di merito devono essere posseduti dai candidati entro la data termine di scadenza del bando di concorso, altrimenti non vengono accettati dalla Commissione.
Quali compiti svolge un VFP4?
La carriera da VFP4 offre a chi intraprende questo passo una prospettiva di altri quattro anni all’interno dell’Esercito Italiano. Una volta proclamati vincitori, i novelli VFP4 sono inviati a uno dei reggimenti addestramento volontari, che sono:
     
  • 17° Reggimento addestramento volontari “Acqui” di Capua
  • 80° Reggimento addestramento volontari “Roma” di Cassino
  • 85° Reggimento addestramento volontari “Verona” di Montorio Veronese
  • 235° Reggimento di Fanteria “Piceno” di Ascoli Piceno

L’addestramento è affidato agli Istruttori, che avranno il compito di aiutare e supportare i giovani che prendono sempre più confidenza con la vita militare. Il corso di base prevede lo svolgimento di un intenso modulo che abbraccia i seguenti settori:

     
  • addestramento formale
  • conoscenza delle armi in dotazione
  • nozioni di tipografia
  • tiro
  • attività fisica
  • addestramento in ambiente rurali con mezzi militari
Sbocchi lavorativi VFP4: quali sono?
Una volta completato l’addestramento e ottenuto dopo 18 mesi il grado di Caporal Maggiore (o Caporal Maggiore Paracadutista), i VFP4 hanno tre possibilità. Dopo quattro anni infatti si può:
     
  • accedere al biennio di rafferma che determina il grado di Primo Caporal Maggiore
  • partecipare ai concorsi riservati per la nomina a Volontari in Servizio Permanente (VSP)
  • congedarsi definitivamente dalle Forze Armate italiane (purché senza demerito) ed eventualmente beneficiare dei posti di riserva nei concorsi per l’impiego civile nella pubblica amministrazione italiana

Se si procede con l’avanzamento nella carriera militare, si viene assegnati a un’Arma o un Corpo dell’Esercito Italiano. Nel Rapporto 2022 dell’Esercito Italiano, inoltre, si apprende che nel 2022, con la relativa circolare di transito, tutti i Volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) meritevoli in valutazione, sia in ferma che in rafferma, sono stati stabilizzati in “servizio permanente”. A partire dal 2023, la Forza Armata potrà assicurare il transito in servizio permanente di tutti i VFP4 meritevoli al termine del quarto anno di ferma.

Stipendio VFP4: a quanto ammonta?
Parlando di retribuzione, dopo la rafferma biennale la paga da giornaliera diventa annuale per un importo lordo totale di 18.176,68€. Chi viene nominato Primo Caporal Maggiore percepisce la tredicesima mensilità, a differenza dei VFP4 non in rafferma. Per riassumere, si può affermare che un VFP4 Esercito guadagna indicativamente dai 1.050€ ai 1.150€ mensili.

Per ricevere maggiori info, contattaci subito, un incaricato della Nissolino Corsi ti risponderà il prima possibile.

2 Commenti su VFP4 Esercito, cosa fanno: compiti e sbocchi professionali

    • Ciao Nicolò, dipende dalla motivazione per cui non sei idoneo. Se non si tratta di un’esclusione dovuta a una situazione permanente, puoi ritentare l’anno successivo, purché rientrante nei requisiti richiesti dal bando.

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