I fabici possono arruolarsi in Esercito?

Fabici esercito

In questo post andremo ad indagare sulle cause del favismo e andremo a scoprire cosa dice la direttiva in merito all’arruolamento di fabici all’interno dell’Esercito e, più in generale, nelle Forze Armate

Una domanda che ci viene posta spesso da chi ci legge, è quella relativa alla possibilità di arruolamento per i soggetti a cui è stato riscontrato il favismo. Molti nostri lettori, infatti, ci domandano se i fabici possono arruolarsi in Esercito. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare questo post a questo complesso argomento, così da fare un po’ di chiarezza.


INDICE
– Cos’è il favismo
– I fabici possono arruolarsi in Esercito?


Cos’è il favismo? Cause ed effetti della carenza dell’enzima G6PDH

Prima di capire se i fabici possono arruolarsi in Esercito, e addentrarci così nell’argomento, ci sembra doveroso fare un punto della situazione e capire insieme cos’è il favismo.

Il favismo è un difetto congenito dell’enzima glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PDH), normalmente presente nei globuli rossi. La carenza di questo enzima nel corpo umano provoca un’improvvisa distruzione dei globuli rossi (emolisi) e, di conseguenza, la comparsa di anemia emolitica con ittero, processo che si verifica in forme piuttosto gravi quando il soggetto che ha carenza di questo enzima, ingerisce fave, piselli, o alcuni farmaci (ad esempio sulfamidici, salicilici, chinidina, menadione, ecc.,). Questi alimenti, così come i farmaci che abbiamo sopra elencato, agiscono da “fattori scatenanti“, ovvero inibiscono l’attività della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi eritrocitaria, impoverendo ulteriormente i globuli rossi che sono già carenti dell’enzima.

Una domanda abbastanza comune tra i nostri lettori è la seguente: “Come si diventa fabici?“. Ebbene, il difetto congenito dell’enzima glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, ovvero la carenza dell’enzima G6PDH, si trasmette ereditariamente con il cromosoma X del sesso: i maschi ne sono colpiti in forma più grave rispetto alle femmine, che sono portatrici sane del gene anomalo e che si ammalano di forme più lievi. Vogliamo però rassicurarvi: questo tipo di patologia consente, a chi ne è colpito, una vita perfettamente normale e non comporta in genere alcun disturbo, purché il soggetto colpito non ingerisca gli alimenti e i farmaci sopra elencati, che possono provocare una crisi emolitica acuta. Per questo motivo è necessario che ogni individuo (sia chi vuole arruolarsi in Esercito, ma anche chi non è interessato ad una carriera in divisa), faccia un esame per verificare se è affetto o meno da questa patologia. È indispensabile, infatti, che la condizione di carenza sia nota per prevenire qualunque rischio possibile.

I fabici possono arruolarsi in Esercito?

Veniamo ora a rispondere alla domanda che maggiormente interessa chi ci legge: i fabici possono arruolarsi in Esercito? Ebbene, la risposta è positiva! Il binomio Favismo – Esercito è possibile, almeno sulla carta. Vediamo di approfondire meglio l’argomento.

Secondo un decreto entrato in vigore il 1 Agosto 2010, “la carenza accertata, parziale o totale, dell’enzima G6PDH (glucosio-6-fosfatodeidrogenasi) non può essere motivo di esclusione ai fini dell’arruolamento nelle Forze armate e nelle Forze di polizia“. Questo vuol dire che i fabici possono arruolarsi in Esercito, così come in tutte le altre Forze Armate e Forze di Polizia. Per capire il perché di questo decreto datato 2010 bisogna però fare un passo indietro nel tempo. Nel 1985, infatti, era stato emanato un decreto del tutto contrario, che prevedeva l’esclusione dai concorsi pubblici per la carriera militare per i soggetti affetti da favismo. Questa decisione, in pratica, lasciava in panchina un numero piuttosto alto di giovani desiderosi di arruolarsi che si vedevano sbarrare la porta verso un futuro in divisa proprio a causa della carenza dell’enzima G6PDH. Il malcontento da parte di questi giovani, all’epoca, fu tanto e più volte fu richiesto l’intervento della classe politica per sopperire a questa ‘ingiustizia’. Per questo motivo negli anni 2007/2008 sono stati emanati diversi decreti in merito, per notificare l’idoneità dei fabici per l’arruolamento in Esercito (e più in generale in tutte le Forze Armate e le Forze di Polizia). Negli anni successivi, però, sono stati tanti gli episodi di squalifica di candidati affetti da favismo che, nonostante i ricorsi, si sono visti esclusi dai concorsi. Per questo motivo, il 1 Agosto 2010 è stato emanato il decreto ultimo che, chiarendo ogni possibile dubbio, ha dato il via libera all’arruolamento dei fabici che, da quell’istante in poi, hanno potuto partecipare ai concorsi pubblici con la certezza di essere equiparati, dal punto di vista fisico, agli altri candidati. La legge ha stabilito in via ufficiale quello che già si sapeva, e cioè che la carenza accertata, parziale o totale, dell’enzima G6PDH (glucosio 6 fosfato deidrogenasi) non costituisce una patologia invalidante e pertanto non può essere motivo di esclusione.

C’è però da precisare una cosa. Come abbiamo più volte detto, in ogni concorso di selezione per l’arruolamento in Esercito, i candidati devono affrontare gli accertamenti sanitari in cui vengono sottoposti a visite mediche generali e specialistiche. Durante questi accertamenti, ogni candidato viene sottoposto all’esame per l’accertamento della carenza dell’enzima G6PDH. Ai concorrenti con attività G6PDH minore del 30% se maschi e minore del 70% se femmine, in assenza di emolisi, viene attribuito un coefficiente AV-EI 2, ai restanti concorrenti, il coefficiente 3-4. I candidati a cui è stato attribuito il primo coefficiente risultano idonei al servizio militare incondizionato, mentre i secondi risultano idonei all’arruolamento ma condizionati dal non poter essere impiegati in missioni all’estero in zone malariche, poiché non possono assumere i vaccini e/o gli eventuali farmaci per curare un ipotetico contagio.

Detto questo, ogni caso comunque è diverso dall’altro e il giudizio finale spetta sempre e comunque alla commissione.

Per ricevere maggiori info, contattaci subito, un incaricato della Nissolino Corsi ti risponderà il prima possibile.

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