Come diventare Granatiere dell’Esercito Italiano?

Come diventare Granatiere

Vuoi sapere come diventare Granatiere dell'Esercito Italiano? In questo articolo ti spieghiamo come entrare nel reparto Granatieri di questa prestigiosa Forza Armata.

Molti nostri lettori sembrano essere interessati a scoprire come diventare Granatiere dell'Esercito Italiano. Per questo motivo abbiamo deciso di raccogliere in questo articolo tutte le informazioni in nostro possesso per soddisfare la loro curiosità e capire come entrare nel reparto Granatieri dell'Esercito Italiano.


INDICE
- Come diventare Granatiere: tutto quello che c'è da sapere sul reparto Granatieri
- Come diventare Granatiere: ecco come entrare nei Granatieri


Come diventare Granatiere: tutto quello che c'è da sapere sul reparto Granatieri

Prima di capire come diventare Granatiere dell'Esercito, vediamo di fare una breve panoramica su quali sono i compiti e le funzioni del personale in servizio in questo reparto dell'Esercito Italiano.

La specialità dei Granatieri discende dall'antico Reggimento delle Guardie creato nel 1659 dal Duca Carlo Emanuele II. L'appellativo "Granatieri" deriva dal fatto che, nel 1685, il re Vittorio Amedeo II di Savoia assegnò ad ogni compagnia del reggimento sei soldati incaricati di lanciare allo scoperto le granate. Fin dalle sue origini, il Granatiere ha rappresentato una figura di militare specializzato di Fanteria il cui ruolo era di condurre l'attacco nelle operazioni di assedio ed in generale di assalto. Il Granatiere veniva selezionato fra i militari dell'Esercito più alti e robusti perché doveva lanciare il più lontano possibile la propria arma caratteristica, la granata, antesignana della bomba a mano.

Attualmente è in vita il solo 1° reggimento "Granatieri di Sardegna", inquadrato nella "Brigata meccanizzata Granatieri di Sardegna" e la sua Bandiera è decorata di 1 Croce di Cavaliere dell'O.M.I., 2 Medaglie d'Oro, 3 Medaglie d'Argento, 1 Medaglie di Bronzo al Valor Militare e di 1 Medaglia d'Argento di Benemerenza. I Granatieri di Sardegna, negli anni scorsi sotto il Comando N.A.T.O., sono stati impegnati in operazioni di Peace-Keeping in varie zone a tutela della popolazione locale contro i saccheggi operati da bande armate paramilitari. Hanno contribuito, inoltre, all'azione di alcuni reparti del nostro Esercito - Folgore, Bersaglieri ed Alpini - a proteggere i giudici impegnati alla lotta contro la Mafia.

Come diventare Granatiere: ecco come entrare nei Granatieri

Dopo questa breve panoramica sul reparto Granatieri, andiamo a dare ai nostri lettori tutte le informazioni su come diventare Granatiere e quindi su come entrare in questo reparto dell'Esercito Italiano.

Innanzitutto, dobbiamo sottolineare che per diventare Granatiere sono necessari alcuni requisiti fisici indispensabili per assolvere i compiti e le funzioni affidate al personale in servizio in questo reparto. Fino al 2004 (anno in cui venne sospesa la leva militare), infatti, l'altezza minima per accedere al corpo dei Granatieri di Sardegna era 190 cm, requisito che è stato ridotto a 180 cm (185 cm per gli Ufficiali) per necessità strettamente connesse all'ergonomia nell'uso dei mezzi militari da combattimento. Oltre al requisito dell'altezza, particolare importanza va dato al requisito anagrafico. Tutti i candidati che vogliono diventare Granatieri devono essere cittadini italiani di sesso maschile in età compresa tra i 17 e i 28 anni; naturalmente, tutti i concorrenti devono risultare idonei alle visite mediche a cui vengono sottoposti dopo aver presentato richiesta per entrare nel reparto Granatieri.

Come per ogni reparto dell'Esercito, è possibile diventare Granatiere solo se si è già in servizio nella Forza Armata. Il personale, qualsiasi ruolo si ricopra, può fare richiesta all'Amministrazione per essere inserito in servizio nel reparto Granatieri. Possono fare richiesta i VFP (sia in ferma annuale sia in ferma quadriennale), i Marescialli che hanno superato il Concorso Allievi Marescialli Esercito e che hanno terminato la loro formazione e il loro addestramento presso la Scuola Sottufficiali dell'Esercito di Viterbo, e gli Ufficiali che hanno superato con successo il Concorso Allievi Ufficiali Esercito e che hanno portato a termine la loro formazione presso l'Accademia Militare di Modena.

Naturalmente, non tutti i candidati che presentano domanda per entrare nei Granatieri riescono a prendere servizio in questo reparto. Questi, infatti, devono dimostrare di avere tutti i requisiti psico-fisici necessari per svolgere i compiti e le funzioni assegnati al personale di questo reparto e, per questo, vengono sottoposti a rigidi accertamenti sanitari. In seguito, i candidati ritenuti idonei, vengono sottoposti ad una dura preparazione che prevede:

  • 1° grado di preparazione (dopo 7-11 settimane): conferisce al futuro Granatiere la capacità di operare e sopravvivere sul campo di battaglia, svolgere compiti di sicurezza e autodifesa, nonché assolvere tutte le funzioni connesse all'incarico di assegnazione
  • 2° grado di preparazione (dopo 11-17 settimane): assicura al futuro Granatiere la capacità di svolgere compiti connessi con l'impiego in operazioni di sostegno della pace di bassa intensità e di interventi di assistenza umanitaria fuori dal territorio nazionale
  • 3° grado di preparazione (dopo 8-10 mesi): integra e perfeziona la capacità operativa del futuro Granatiere, già acquisita nei precedenti gradi di preparazione.

Inoltre, in relazione all'incarico affidato all'interno del reparto a ogni nuovo Granatiere, nonché alla situazione operativa del Reggimento, l'Amministrazione organizza corsi di conduttori di automezzi militari, formazione professionale, informatica elementare e secondaria, lingua inglese, formazione imprenditoriale. Come accade anche per altri reparti specializzati dell'Esercito, la formazione del personale è continua e sempre aggiornata.

Tipico, nella divisa dei Granatieri dell’Esercito Italiano, è il loro cappello: il “berrettone”, anche detto “berrettone di pelo d’orso”. È un copricapo di pelliccia, si tratta di un alto colbacco dotato di pennacchio, cinghia sotto-gola, visiera ed altre decorazioni (nappe, stemmi, ecc.). Durante il XIX secolo, la spesa dei berrettoni di pelo d'orso e la difficoltà di mantenerli in buone condizioni di servizio limitò grandemente la loro diffusione, marginalizzandoli all'uniforme di specifici corpi cerimoniali: guardie (sia a piedi sia a cavallo) e banda musicale. I Granatieri di Sardegna dell'Esercito Italiano nell’800 dismisero il berrettone nell'Ottocento per poi riadottarlo nel XX secolo ad usi cerimoniali. Il berrettone oggi è utilizzato dai Corpi di Guardia di diversi Eserciti nel mondo.

DOMANDE FREQUENTI GRANATIERI ESERCITO

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7 Commenti su Come diventare Granatiere dell’Esercito Italiano?

  1. Un Granatiere deve mostrare col suo modo di essere i veri valori d una volta. Granatiere sì nasce , non si diventa. Lorenzo sala , 2 btg Cengio

  2. Sono stato granatiere alla 2 CP Armenia del 1 rgt GRA d sard nel 7º94 grado caporal maggiore con doppio incarico capoarma mg42 e radiofonista,ho partecipato a 2 tranche di vespri siciliani(sciacca agrigento e corleone palermo,per quasi 5 mesi di permanenza in sicilia)campi,guardie,scorte a non finire.ma tuttora mi sento granatiere dentro

  3. Trentasei anni fa non scelsi di diventarlo, allora era il Ministero della Difesa a deciderlo. Orvieto, Assietta, congedato con il grado di Sergente. Gli Alamari li portiamo cuciti sul cuore, come Roma e la nostra gioventu’

  4. Ho fatto il Granatiere a Roma nella Caserma Gandin con il grado di Sottotenente di Complemento.
    Ogni volta che vedo una manifestazione ufficiale controllo sempre se ci sia la presenza degli alamari bianchi, assicurazione di presenza sempre perfetta.

  5. Ho indossato con onore la divisa da granatiere, adunate; saluto alla bandiera, marce, guardie, campi, assalti,servizi di scorta, pulizie,corvée, rifarei tutto .5/85 2 Btg. Cengio grado Caporale.

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