Festa dell’Esercito: il 4 maggio le celebrazioni per il 162° anniversario

Festa dell'Esercito

Festa Esercito Italiano, il 4 Maggio ricorre l'anniversario della nascita. La storia della data e tutti gli eventi

Il 4 maggio è il giorno in cui si celebra la festa dell’Esercito in onore della sua nascita, avvenuta nel 1861. A Roma stand promozionali e cerimonia militare.


INDICE
- 4 Maggio: la storia della ricorrenza
- Festa Esercito, tutti gli eventi
- 162° anniversario: Mattarella riceve al Quirinale il Capo di Stato Maggiore Piero Serino
- 162 anni dopo: l'Esercito Italiano oggi


4 Maggio, la storia della ricorrenza della Festa dell'Esercito

L’Esercito Italiano nacque il 4 maggio 1861. Questa è la data in cui l’allora Ministro della guerra, Manfredi Fanti, dichiarò con un provvedimento (nota n. 76 del 4 maggio 1861) la fine dell’Armata Sarda e la nascita del Regio Esercito, poi divenuto Esercito Italiano nel 1946.

Il Regio Esercito, infatti, non fu altro che il risultato dell’integrazione dei diversi eserciti ed armate appartenenti agli Stati preunitari. Ripercorrendo la storia dei singoli Stati che componevano il nostro Paese è possibile ricostruire una storia del nostro Esercito anche antecedente all’Unità d’Italia. Ricordiamo ad esempio la data del 18 aprile 1659: quell’anno il duca Carlo Emanuele II di Savoia decise di disporre di militari addestrati, con l’obiettivo di impiegarli nel proprio esercito reale sardo-piemontese, e dunque indisse un bando per il reclutamento di 1.200 uomini da inquadrare in un reggimento "delle Guardie". Questo evento segnò il passaggio dalle milizie di ventura alle unità permanenti, cioè ad organismi propri dello Stato. Il Reggimento "delle Guardie" fu, dunque, il primo reparto permanente d'Europa, antesignano dell'attuale Esercito di professionisti.

Fra il 1861, anno dell’istituzione, ed il 1946, anno della proclamazione dell’attuale Esercito Italiano, il Regio Esercito ha partecipato alla Terza guerra di indipendenza, alle campagne coloniali, alla Prima Guerra Mondiale, alla guerra d'Etiopia, e alla Seconda Guerra Mondiale - dal 1940 dalla parte dell'Asse e dopo l'8 settembre 1943 dalla parte degli Alleati.

Dopo la cessazione delle ostilità della Seconda Guerra Mondiale e in seguito alla proclamazione della Repubblica Italiana, avvenuta il 2 giugno 1946 – il 18 giugno 1946 fu istituito l’Esercito Italiano repubblicano. Nel 1948, l'ingresso dell'Italia nella NATO comportò per l'Esercito una riorganizzazione e un ammodernamento, in funzione di contrasto a un'eventuale azione militare da parte delle forze del Patto di Varsavia. Inoltre, i mutevoli scenari a livello internazionale hanno fatto sì che l'Esercito Italiano partecipasse a varie missioni di pace sotto egida ONU o NATO, quale ad esempio la missione Ibis in Somalia cominciata nel 1992 nell'ambito della missione UNITAF o l'UNMIBH in Bosnia ed Erzegovina, durata dal 1995 al 2002.

Festa dell'Esercito, tutti gli eventi

Da sabato 29 aprile a giovedì 4 maggio, in Piazza del Popolo a Roma sarà aperto al pubblico il "Villaggio Esercito”. Sono previste attività ed eventi celebrativi dell'Esercito Italiano e verranno schierati diversi assetti rappresentativi della Forza Armata.

In Piazza del Popolo, tutti i cittadini potranno avvicinarsi al mondo militare rappresentato da un’esposizione di mezzi ed equipaggiamenti: sarà possibile trovare la parete di arrampicata, il percorso Military Fitness Folgore, il simulatore di volo “Rolfo” dell’Aviazione dell’Esercito, il simulatore di tiro biathlon, lo stand dimostrativo con striscia addestrativa per ricerca ordigni ed esplosivi, il simulatore di moto, il robot Counter-Improvised Explosive Devices, il simulatore Live and Virtual Station Training VBS—3, e diversi mezzi in mostra statica - oltre a uno stand promozionale a cura dell'Ufficio Storico e del Centro di Pubblicistica dell’Esercito.

Presso lo stand potrai ottenere maggiori informazioni relative all’accesso ai concorsi dell’Esercito. Una delle strade più veloci per entrare nella prima Forza Armata è diventare VFI dell’Esercito. Scopri come a questo link.

Il 4 maggio i festeggiamenti culmineranno con la cerimonia militare e il saggio ginnico dei bersaglieri in Piazza del Popolo. Alla manifestazione sarà presente Radio Esercito e la webradio, con cui tutti gli ospiti potranno interagire.

Inoltre, dal pomeriggio del 29 aprile al 2 maggio, sarà possibile assistere alle esibizioni di quattro differenti bande dell’Esercito lungo un percorso che si snoda fra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna.

Le celebrazioni avranno luogo anche sulla magnifica Terrazza del Pincio, nel cuore del centro storico di Roma.

Con questa serie di eventi a 162 anni dalla costituzione, l'Esercito Italiano vuole consolidare la sua vicinanza alla popolazione e mostrare il volto rassicurante dello Stato.

162° anniversario: Mattarella riceve al Quirinale il Capo di Stato Maggiore Piero Serino

Il 3 Maggio 2023 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Piero Serino, insieme ad una rappresentanza dell’Esercito Italiano. Per l’occasione, Serino ha ricordato l’80° anniversario della battaglia di Porta San Paolo ed i 98 giorni intercorsi fra quell’avvenimento e la seconda battaglia di Mignano Montelungo. Quel periodo, immediatamente successivo all’armistizio con gli Alleati nel settembre del 1943, ha permesso all’Esercito per riorganizzarsi rapidamente, rialzare la testa e combattere contro l’occupazione tedesca. “A distanza di 80 anni da quegli eventi, siamo fieri di quel glorioso passato e fieri del sostegno che i cittadini italiani e le istituzioni ci offrono ogni giorno”. Per l'occasione Serino ha donato al Presidente della Repubblica una statuetta del Fante di Montelungo con lo stemma sabaudo sul petto, simbolo di fedeltà alle istituzioni.

Mattarella ha ringraziato l’Esercito per il costante sostegno dato alla popolazione italiana durante i suoi 162 anni di vita. Offrendo aiuto, sostegno e appoggio agli Italiani e alle istituzioni, anche in circostanze estreme come le calamità naturali e la pandemia, l'Esercito ha garantito la libertà e la sicurezza del nostro Paese. “L’Esercito è da 162 anni un punto di sostegno e unità nel nostro Paese. Oggi è impegnato nella salvaguardia della Pace e della sicurezza internazionale, a tutela delle libere istituzioni”. Il Presidente della Repubblica ha anche ricordato i 4000 donne e uomini impegnati in missioni all’estero e l’importanza del ruolo dell’Esercito anche negli equilibri internazionali, delicati soprattutto in questo momento di guerra in Europa. Entrambi hanno rimarcato l’importanza dell’Esercito nel tutelare la Pace e la sicurezza internazionale e l’importanza dell’alleanza fra popolo italiano ed il suo Esercito.

162 anni dopo: l'Esercito Italiano oggi

L'Esercito Italiano (EI) oggi è la componente terrestre delle Forze Armate italiane, delle quali fanno parte anche la Marina Militare, l'Aeronautica Militare e l'Arma dei Carabinieri, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e inserite nel Ministero della Difesa.

Alla data odierna l’Esercito Italiano comprende Armi, Corpi e Specialità. Le Armi dell'Esercito Italiano sono sei:

  • Fanteria: Granatieri, Bersaglieri, Alpini, Paracadutisti, Lagunari;
  • Cavalleria: Dragoni, Cavalleggeri, Lancieri, Carristi;
  • Artiglieria: Artiglieria terrestre, Artiglieria contraerei;
  • Genio: Pionieri, Pontieri, Ferrovieri, Guastatori;
  • Trasmissioni: Telematica, Guerra Elettronica;
  • Trasporti e Materiali.

Tra le Specialità attive, la più antica è quella dei "granatieri", mentre la più giovane quella dei "lagunari".

I Corpi, invece, sono tre:

  • Corpo di Commissariato dell’Esercito Italiano;
  • Corpo Sanitario dell’Esercito Italiano;
  • Corpo degli Ingegneri dell’Esercito.

Nel 2000, l'Arma dei Carabinieri, che aveva sempre fatto parte dell'Esercito, è stata elevata di importanza e ha assunto il rango di Forza Armata.

L'emanazione della legge 23 agosto 2004, n. 226 ha determinato la sospensione alle chiamate del servizio militare obbligatorio a partire dal 2005, accanto a un processo di riforma generale accompagnato da una progressiva riduzione di effettivi.

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