Ecco una guida completa sui VFP1 Esercito: nell’articolo troverai informazioni sul Concorso Esercito VFP1, sulle modalità di arruolamento VFP1, su cosa fa un VFP1 e sui concorsi a loro riservati.
Chi sono e cosa fanno i VFP1 Esercito? Queste sono solo alcune delle domande che quotidiamente ci vengono poste dai nostri lettori e che troveranno ampia risposta in questo post. Partiamo quindi dal principio e andiamo a snocciolare l’argomento che sembra interessare parecchio i giovani che vogliono arruolarsi e fare un’esperienza in divisa nell’Esercito Italiano.
Di seguito spiegheremo quindi chi sono i Volontari in Ferma Prefissata di 1 anno, qual è il ruolo che svolgono all’interno della Forza Armata, qual è l’iter concorsuale a cui avviarsi per intraprendere la carriera da VFP1 e quali sono le opportunità di carriera che attendono coloro i quali ricoprono questo grado.
INDICE
– VFP1 Esercito Italiano
– Arruolamento VFP1
– Cosa fa un VFP1
– Stipendio VFP1
– Rafferma VFP1 e Concorsi riservati VFP1
VFP1 Esercito Italiano: chi sono i Volontari in Ferma Prefissata di un anno
Il VFP1 Esercito, ovvero il Volontario in Ferma Prefissata di 1 anno, è un militare delle Forze Armate Italiane inquadrato nel ruolo della categoria dei Militari di Truppa che presta servizio nell’Esercito Italiano per un periodo limitato di un anno. Questa figura è stata istituita in seguito all’emanazione della legge Martino (legge n.226 del 23 agosto 2004), norma che, sulla base di quanto disposto dalla legge 14 novembre 2000 n. 331, ha sospeso le chiamate al servizio militare di leva in Italia e ha riformato i ruoli delle Forze Armate, istituendo – appunto – quello degli VFP1 e degli VFP4. In sintesi, il VFP1 costituisce il primo livello di accesso alle Forze Armate Italiane in maniera del tutto volontaria.
I Volontari in servizio nell’Esercito Italiano vengono nominati Soldati e conservano questo ruolo per l’intera durata della loro ferma prefissata (1 anno, con possibilità di rinnovare l’arruolamento per 2 successive rafferme cioè 2 anni). I VFP1 possono ricevere il grado successivo, quello di Caporale, partecipando e vincendo il Concorso VFP4, avanzando così nella scala gerarchica dell’Esercito.
Arruolamento VFP1 Esercito: come partecipare al Concorso VFP1 Esercito
Vediamo quindi di fare maggior chiarezza su come funziona l’arruolamento VFP1, ovvero su come partecipare al Concorso VFP1 Esercito che per molti potrebbe rappresentare un trampolino di lancio verso una brillante carriera in divisa.
Per tanti giovani, infatti, arruolarsi in Esercito è il primo passo verso un futuro solido, sia da un punto di vista lavorativo sia da un punto di vista economico, oltre a rappresentare un’esperienza formativa fuori dal comune che consente loro di essere pronti ad affrontare sia la carriera militare sia una professione civile. Ma come avviene l’arruolamento VFP1 Esercito?
BANDO VFP1 ESERCITO
Per diventare VFP1 Esercito è necessario fare domanda di partecipazione al Bando VFP1, ovvero al Concorso Pubblico per Volontari in Ferma Prefissata di 1 anno. Il Bando VFP1 viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale IV Serie Speciale – Concorsi ed Esami solitamente nel mese di Dicembre (o Gennaio) e prevede quattro differenti blocchi di convocazioni ed incorporamento, cadenzati nei mesi successivi alla pubblicazione del bando.
I VFP1 Esercito vengono incorporati attraverso quattro distinti blocchi: il primo blocco di VFP1 Esercito viene incorporato solitamente a Giugno, il secondo a Settembre, il terzo a Dicembre e il quarto a Marzo (le date possono subire variazioni a seconda dell’andamento dell’iter concorsuale).
DOMANDA VFP1 ESERCITO
Per partecipare al Bando VFP1 è necessario presentare una domanda di arruolamento che può essere compilata ed inviata tramite procedura online. Coloro che sono interessati ad intraprendere questa strada devono compilare la domanda VFP1 Esercito esclusivamente online sul sito www.difesa.it, area siti di interesse, link concorsi online Difesa, entro il termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del bando VFP1, seguendo le istruzioni fornite dal sistema automatizzato e dallo stesso Bando di Concorso.
Nella domanda VFP1 il candidato ha la possibilità di indicare:
- la Regione in cui si vorrebbe essere impiegati
- la disponibilità a conseguire il brevetto di paracadutista militare
- la disponibilità all’assegnazione nei Reparti Alpini o nel Reggimento Lagunari “Serenissima”
- l’accettazione della specializzazione assegnata
- l’accettazione dell’impiego in Italia ed all’Estero
REQUISITI VFP1 ESERCITO
Come accade per tutti i concorsi di selezione, per parteciparvi è necessario che i candidati, entro la data di scadenza del bando VFP1, siano in possesso di determinati requisiti anagrafici, socio-culturali e psico-fisici. Tra gli altri, i requisiti VFP1 sono:
- Cittadinanza Italiana
- Diritti Civili e Politici
- Età compresa tra i 18 e i 25 anni non compiuti
- Licenza media
- idoneità psico-fisica e attitudinale per l’impiego nelle Forze Armate in qualità di volontario in servizio permanente
Per conoscere nel dettaglio tutti i requisiti VFP1 Esercito necessari per partecipare al concorso, ti invitiamo a leggere la Scheda Requisiti VFP1 Esercito completa che trovi nel nostro blog.
Solo i candidati che risultano in possesso dei sopracitati requisiti vengono convocati per lo svolgimento dell’iter del Concorso VFP1 Esercito che prevede le seguenti fasi di reclutamento:
- valutazione dei titoli di merito
- prove di efficienza fisica
- accertamento dei requisiti di idoneità psico-fisica e attitudinale
Vediamo ora di spiegare più nello specifico le varie fasi concosuali previste nel Concorso VFP1 Esercito.
BREVETTI VFP1 E PUNTEGGIO VFP1 ESERCITO
Il primo step del Concorso VFP1 Esercito prevede la valutazione dei titoli e brevetti VFP1. In questa prima fase è importante che ogni candidato porti dinnanzi alla commissione esaminatrice tutta la documentazione che attesti il possesso di titoli e brevetti che permettono allo stesso di ottenere dei punteggi incrementali. Quali sono quindi quei titoli e brevetti che permettono di ottenere un punteggio VFP1 maggiore?
Essere in possesso di un titolo di studio superiore a quello base richiesto per la partecipazione al Bando VFP1 è, senza dubbio, un plus che potrebbe avvantaggiare il candidato e fargli ottenere un punteggio VFP1 superiore agli altri concorrenti. Difatti, i partecipanti con diploma quinquennale ottengono fino a 9 punti in più (a seconda del voto di maturità), mentre i concorrenti laureati possono ottenere 10 punti se in possesso di una laurea triennale, e fino a 12 punti se in possesso di una laurea magistrale/specialistica.
Per quanto riguarda i brevetti VFP1, inoltre, ottengono un punteggio VFP1 maggiore, e dunque dei punti incrementali, quei candidati in possesso del brevetto da paracadutista che attribuisce agli stessi ben 3 punti. Per la lista di tutti i brevetti VFP1 riconosciuti e del relativo punteggio VFP1 Esercito, vi consigliamo la lettura dell’articolo di approfondimento su tutti i titoli e brevetti riconosciuti nel Concorso VFP1 Esercito.
PROVE FISICHE VFP1 ESERCITO
Lo step concorsuale successivo previsto nel Bando VFP1 Esercito è quello che riguarda le prove fisiche VFP1, esercizi fisici che i candidati devono eseguire in successione, nella sequenza stabilita di volta in volta dalla commissione esaminatrice. Il superamento delle prove fisiche VFP1 determina attribuzione di punteggio incrementale, questo vuol dire che anche il candidato che non completa la singola prova è giudicato comunque idoneo, senza però acquisire alcun punteggio VFP1.
Nella tabella che segue sono elencate le prove fisiche VFP1, con i parametri differenziati tra candidati uomini e donne, che si tengono usualmente presso il Centro di Selezione di Foligno:
ESERCIZI | PARAMETRO RIFERIMENTO | PUNTEGGI INCREMENTALI | PUNTEGGIO MASSIMO |
Corsa Piana 2.000 metri | Tempo Max UOMINI: 10′ e 30″ DONNE: 11′ e 30″ |
0,029 punti per ogni secondo in meno (fino a max 173 secondi in meno) | 5 |
Trazioni alla Sbarra | UOMINI: 4 DONNE: 2 Tempo max: 2 minuti |
UOMINI: 0,50 punti per ogni ulteriore trazione (fino a max 10) DONNE: 1 punto per ogni ulteriore trazione (fino a max 5) |
5 |
Piegamenti sulle braccia | UOMINI: 8 DONNE: 6 Tempo max: 2 minuti |
0,25 punti per ogni ulteriore piegamento (fino a max 20) | 5 |
Flessioni Addominali | UOMINI: 8 DONNE: 8 Tempo max: 2 minuti |
0,125 punti per ogni ulteriore flessione (fino a max 40) | 5 |
VISITE MEDICHE VFP1 ESERCITO
L’iter del Concorso VFP1 Esercito prosegue con le visite mediche VFP1. I partecipanti al bando VFP1 vengono sottoposti a numerosi esami clinici (visite mediche generali, visite mediche specialistiche ed esami di laboratorio) che servono alla commissione per stabilire l’idoneità o l’inidoneità del concorrente a rivestire il ruolo per cui si sta candidando. Oltre a ciò, la commissione, durante le visite mediche VFP1, è chiamata a verificare il possesso dei parametri fisici dei concorrenti, attenendosi ai certificati che ogni candidato deve presentare in sede di convocazione.
Nello specifico, per quanto riguarda la composizione corporea dei candidati, la percentuale di massa grassa nell’organismo deve essere non inferiore al 7 per cento e non superiore al 22 per cento per i candidati di sesso maschile, e non inferiore al 12 per cento e non superiore al 30 per cento per le candidate di sesso femminile; la forza muscolare deve essere non inferiore a 40 kg per i candidati di sesso maschile, e non inferiore a 20 kg per le candidate di sesso femminile; per quanto riguarda la massa metabolicamente attiva, la percentuale di massa magra teorica presente nell’organismo deve essere non inferiore al 40 per cento per i candidati di sesso maschile, e non inferiore al 28 per cento per le candidate di sesso femminile.
TEST MINNESOTA VFP1 ESERCITO
Lo step che maggiormente sembra preoccupare i giovani che intendono diventare VFP1 Esercito è quello riguardante il colloquio con lo psicologo. Molti ragazzi e ragazze interessati a partecipare al Concorso VFP1 Esercito ci scrivono per chiederci informazioni sulle domande psicolo VFP1, sia per quanto riguarda i colloqui orali, sia per i test a cui vengono sottoposti i candidati. In particolare, a preoccupare i concorrenti è il Test Minnesota VFP1. Vediamo insieme di capire di cosa si tratta.
Il Test Minnesota VFP1 o MMPI (Minnesota Multiphasic Personality Inventory) è un test ad ampio spettro utilizzato nel Concorso VFP1 Esercito per valutare le maggiori caratteristiche strutturali di personalità e i disordini di tipo emotivo dei candidati. Il test Minnesota VFP1 è strutturato come un questionario e comprende 567 domande (item) a doppia alternativa di risposta, a cui bisogna rispondere “vero” o “falso”.
Il test Minnesota VFP1 consta di:
- 3 Scale di Controllo:
- Scala L (lie) – Misura il grado in cui la persona tenta di mostrare una buona immagine di sé
- Scala F – Misura una serie di esperienze e pensiero poco comuni nella popolazione normale
- Scala K – Misura alcuni meccanismi di difesa nei confronti del test più sottilmente della scala L
- 10 Scale Cliniche:
- Scala di Ipocondria (Hs) – Contiene item relativi a problemi fisici
- La Scala di Depressione (D) – Riguarda la bassa autostima, tristezza, pessimismo, disperazione
- La scala di Isteria (Hy) – Contiene due tipi di item: item che segnalano problemi fisici e item dal contenuto fortemente ottimista che tende a negare qualsiasi problema
- La scala di Deviazione psicopatica – Concerne indifferenza alle regole sociali e un certo disadattamento, misurando una serie di caratteristiche antisociali che vanno da una semplice insofferenza, fino a veri atti violenti
- La scala Mascolinità-Femminilità (Mf) – Formata da item che riguardano interessi estetici, scelte di vita e presenza di passività
- La scala di Paranoia (Pa) – Ha a che fare con il grado di sensibilità verso l’opinione degli altri
- La scala di Psicoastenia (Pt) – Misura aspetti durevoli dell’ansia
- La scala di Schizofrenia (Sc) – Misura il grado di confusione mentale; misura, inoltre, la creatività e la presenza di eventuali dubbi sulla propria identità
- La scala di Ipomania (Ma) – Valuta il grado di energia della persona; misura anche la ricerca di sensazioni forti, impazienza, competitività, fiducia in sé e senso di invulnerabilità
- La scala di introversione sociale (Si) – Misura l’inclinazione della persona a isolarsi o a stare con gli altri
Oltre a ciò, una nuova versione del test Minnesota VFP1 prevede tre nuove scale di controllo per valutare la tendenza a fornire risposte inusuali nella seconda metà del test (F-back) e la tendenza a rispondere sempre vero o falso (Trin) o a caso (Vrin). Inoltre, sono state anche aggiunte sei scale supplementari:
- Scala Mac-R per L’Alcolismo e le tossicodipendenze
- Ostilità ipercontrollata
- Scala di Disturbo da stress post-traumatico
- Scala di Disagio coniugale
- Scala di Tossicodipendenza potenziale
- Scala di ammissione di tossicodipendenza
Infine, nel test Minnesota VFP1 sono state aggiunte le seguenti scale di contenuto:
- ANX (ansia): rileva problemi di ansia generalizzata
- FRS (paure): focalizza specifiche paure o fobie
- OBS (ossessività): rileva processi di pensiero ossessivo
- DEP (depressione): valuta la depressione sintomatica
- HEA (preoccupazioni per la salute): tipo la scala 1 (Hs)
- BIZ (ideazione bizzarra): gravi disturbi del pensiero
- ANG (rabbia): valuta la perdita del controllo
- CYN (cinismo): convinzioni ciniche
- ASP (comportamenti antisociali)
- TPA (tipo A): personalità ostile, competitiva, aggressiva
- LSE (bassa autostima): scarsa opinione di sé
- SOD (disagio sociale): a disagio con gli altri
- FAM (problemi familiari): problemi di relazione in famiglia
- WRK (difficoltà sul lavoro): o nel perseguire obiettivi
- TRT (Indicatori di difficoltà di trattamento): focalizza gli atteggiamenti o i problemi riscontrati nell’accettare un aiuto o nel cambiare comportamento
GRADUATORIA VFP1 ESERCITO
Nel Concorso VFP1 Esercito vi sono diverse graduatorie. La prima graduatoria VFP1 è quella preliminare che viene stilata dalla commissione dopo che la stessa ha valutato i titoli e i brevetti in possesso dei candidati. In questa graduatoria VFP1 è riportato il punteggio VFP1 che ogni concorrente è riuscito ad ottenere grazie ad eventuali titoli di studio, attestati, brevetti VFP1 in suo possesso prima della data di scadenza del bando VFP1. C’è da dire che la graduatoria VFP1 viene stilata per ogni incarico ricercato nel bando (incarico da assegnare, elettricista infrastrutturale, muratore, fabbro, falegname, meccanico di mezzi e piattaforme, etc.).
Stilata la graduatoria VFP1 preliminare, viene pubblicato il calendario di convocazione per gli accertamenti sanitari che, solitamente, durano tre giorni: il primo giorno i candidati vengono sottoposti alle prove fisiche VFP1 e al test psicologico; il secondo giorno invece tutti i concorrenti vengono sottoposti alla visita dallo psicologo mentre il terzo ed ultimo giorno vengono sottoposti alle visite mediche VFP1. Superati con successo questi tre giorni, viene stilata una nuova graduatoria VFP1 definitiva, con all’interno sempre la ripartizione per i diversi incarichi, dove vengono riportati i nomie dei vincitori, ovvero di coloro che hanno riportato il punteggio VFP1 più alto, fino al riempimento dei posti messi a concorso nel bando VFP1.
Cosa fa un VFP1 Esercito: preparazione ed impiego
I vincitori del Concorso VFP1 Esercito diventano Volontario in Ferma Prefissata di un anno e vengono arruolati all’interno della Forza Armata. Una volta arruolati, i VFP1 Esercito cominciano il loro percorso di formazione e addestramento. Ricordiamo però che la vita militare, benchè sognata da molti, non fa per tutti. A tal proposito, nei primi 15 giorni dall’incorporazione le reclute, in qualunque momento, possono ritirarsi dal corso senza alcuna conseguenza né formalità e senza alcuna preclusione all’eventuale partecipazione a successivi bandi VFP1. Secondo alcune statistiche, circa il 10% dei nuovi VFP1 Esercito arruolati decide di avvalersi di questa facoltà e pone subito fine alla propria esperienza militare. Naturalmente, è possibile abbandonare la divisa anche dopo i primi 15 giorni (nel caso la decisione dovesse essere più tardiva). In questo caso, però, la domanda di proscioglimento deve essere motivato e richiede un iter formale più complesso.
L’addestramento di base dei militari di truppa dell’Esercito Italiano è affidato al Centro Addestramento Volontari di Capua, un comando di livello brigata dipendente dalla Scuola di Fanteria di Cesano di Roma. Per svolgere la propria funzione il Centro si avvale di tre RAV – Reggimenti Addestramento Volontari: 17° RAV “Acqui” di Capua, l’85° RAV “Verona” di Montorio Veronese ed il 235° RAV “Piceno” di Ascoli Piceno. Nei RAV il personale arruolato e vincitore del Concorso VFP1 Esercito viene accolto, incorporato, inquadrato e riceve i primi rudimenti del sapere militare: un addestramento basico, valido per qualunque incarico futuro.
RAV VFP1 ESERCITO
Le reclute giungono ai RAV VFP1 Esercito suddivise in differenti scaglioni, corrispondenti ai vari blocchi di arruolamento VFP1 previste nel bando.
Il corso di addestramento basico per i VFP1 Esercito ha la durata di 10 settimane ed è suddiviso in due moduli di 5 settimane ciascuno. Il primo modulo di 5 settimane del corso basico è essenzialmente destinato all’inquadramento formale della recluta, alla transizione dalla vita civile a quella militare, all’apprendimento delle norme di vita in comunità e dei primi rudimenti del sapere del soldato. In questa fase l’addestramento nei RAV VFP1 Esercito è suddiviso in un totale di 230 periodi, di cui 30 notturni, nei quali si provvede alle operazioni preliminari di inquadramento delle reclute, alla loro vestizione, si impartiscono lezioni sull’organizzazione militare e le norme che la regolano, sui regolamenti disciplinari e sui principi dell’etica militare. Naturalmente, particolare importanza in questa prima fase è data alla costante cura nel miglioramento della forma fisica con sessioni di allenamenti molto rigidi. L’obiettivo è quello di consolidare e potenziare il livello di efficienza fisica dei VFP1 Esercito.
Con il passare delle settimane all’interno dei RAV VFP1 Esercito vengono introdotti i primi insegnamenti di tipo tattico, come l’Addestramento Individuale al Combattimento – AIC, con apprendimento delle tecniche di mascheramento individuale e movimento tattico diurno e notturno, e le lezioni di Armi e Tiro, con la conoscenza delle caratteristiche del fucile AR 70/90 e l’acquisizione della capacità iniziale del suo impiego. Una certa cura è posta anche nelle lezioni di Topografia, con la conoscenza dei metodi di orientamento, l’utilizzo della carta topografica e la determinazione del punto di stazione. In queste prime settimane grande spazio viene dato allo studio delle procedure di comunicazione e l’impiego dei principali apparati radio in dotazione alle minori unità, ed all’addestramento NBC.
Tra la terza e la quarta settimana all’interno dei RAV VFP1 Esercito le reclute partecipano alle attività di propaganda delle Truppe Alpine e dei Paracadutisti, dove incontrano i team di reclutatori di queste specialità, verso le quali possono esprimere preferenza di impiego. Mediamente circa il 7-8% dei frequentatori esprime interesse verso le aviotruppe, mentre una percentuale che si attesta più o meno interno al 15-20% richiede il successivo passaggio negli Alpini.
Dopo queste prime 5 settimane di addestramento, i VFP1 Esercito vengono chiamati a sostenere una prova intermedia necessaria per valutare il loro rendimento sotto il profilo ginnico sportivo, con prove di corsa piana sui 2.000 metri, piegamenti sulle braccia, flessioni addominali, salto in alto e salto su telo tondo da 4 metri di altezza. Coloro che passano la prova prendono parte alla cerimonia del Giuramento e si avviano alla seconda parte del modulo, e quindi ulteriori 5 settimane di addestramento e formazione, anch’esse suddivise in 230 periodi addestrativi di cui 30 notturni, che però hanno carattere più spiccatamente tattico, comprendendo esercitazioni a fuoco e continuative. Al termine del secondo modulo le reclute sono sottoposte alle valutazioni finali del loro rendimento in tre differenti aree tematiche:
- Tecnico-professionale
- Ginnico-sportivo
- Comportamentale
L’insufficienza nella media dei voti ottenuti anche in una sola area tematica comporta la non idoneità al superamento del corso basico ed il rinvio della recluta al corso successivo; gli idonei, invece, prima di essere assegnati alle sedi definitive ed ai reparti operativi, proseguono la loro formazione con il Modulo K VFP1.
MODULO K VFP1
Il modulo K VFP1 è una fase di formazione e addestramento specialistica, che ha una durata di 8 settimane, in cui viene completata la formazione individuale del VFP1 Esercito e gli viene fornito addestramento per operare a livello di team e di squadra. Questa fase si svolge presso il 17° RAV “Acqui” di Capua e presso la Scuola di Fanteria di Cesano, mentre i Volontari in Ferma Prefissata di un anno che hanno espresso preferenza all’impiego nelle Truppe Alpine vengono inviati al CEALP di Aosta, e gli aspiranti paracadutisti vengono inviati al CAPAR di Pisa. Per loro il Modulo K VFP1 ha una durata di 10 settimane.
Il corso consiste in un addestramento da fuciliere, dove i volontari vengono messi alla prova con un addestramento più specifico necessario per verificare le capacità ad operare in ambiente particolare ed in condizioni climatiche avverse, con il fine di rendere il VFP1 Esercito il più specializzato possibile cosicché possa essere impiegato in scenari più operativi come, ad esempio, nell’operazione Strade Sicure.
Stipendio VFP1: quanto guadagna un militare Volontario dell’Esercito
Come detto in precedenza, arruolarsi come VFP1 Esercito è il primo passo verso un futuro solido, sia da un punto di vista lavorativo sia da un punto di vista economico, questo perché i soldati percepiscono uno stipendio fin dal primo giorno di arruolamento. Ma quanto guadagna un Volontario in Ferma Prefissata di un anno dell’Esercito?
Secondo quanto riportato nelle tabelle salariali delle Forze Armate Italiane, in media lo stipendio VFP1 Esercito ammonta all’incirca ad 800 euro al mese per i primi tre mesi di arruolamento e circa 850 euro per i restanti nove mesi. Tale paga si percepisce dal primo giorno di arruolamento VFP1 nell’Esercito Italiano, quindi anche durante periodo di formazione e addestramento nei RAV VFP1. A questo stipendio VFP1 Esercito base bisogna aggiungere eventuali indennità percepite da alcuni reparti; in particolare, gli Alpini che percepiscono qualcosa di più sullo stipendio, all’incirca 50 euro al mese.
Rafferma VFP1 e Concorsi riservati VFP1 Esercito: possibilità di carriera
Al termine della ferma annuale, dinnanzi ai VFP1 Esercito si aprono vari scenari. Questi possono:
- rimanere in servizio nella Forza Armata mediante rafferma VFP1 previa classificazione in apposita graduatoria;
- concorrere per i concorsi riservati VFP1 per la nomina a VFP4
- concorrere per i concorsi riservati VFP1 per le carriere iniziali nelle Forze di Polizia
- congedarsi definitivamente (purché senza demerito) ed eventualmente beneficiare dei posti di riserva nei concorsi per l’impiego civile nella pubblica amministrazione italiana
Vediamo ora di spiegare più nello specifico le varie possibilità di carriera per VFP1 Esercito, partendo dalla Rafferma VFP1.
I Volontari che vogliono continuare la loro esperienza in divisa possono fare richiesta di rafferma VFP1 presentando apposita domanda, che viene consegnata agli uffici di competenza. I VFP1 Esercito possono presentare richiesta di rafferma dopo il 9° mese di arruolamento. Naturalmente, non tutto il personale che fa richiesta viene raffermato. Tra questo viene stilata una graduatoria VFP1 in cui fanno punteggio sia lo stato di servizio maturato nei mesi di arruolamento, sia eventuali brevetti e titoli in possesso del candidato. Come detto in precedenza, si ha la possibilità di rinnovare l’arruolamento VFP1 per 2 successive rafferme cioè 2 anni.
Per quanto riguarda, invece, i concorsi riservati VFP1 Esercito, c’è da dire che il VFP1 è l’unico destinatario della possibilità di partecipare ai Concorsi per la Ferma Prefissata quadriennale nelle Forze Armate Italiane (VFP4). Al concorso VFP4, infatti, possono partecipare Volontari in Ferma Prefissata di un anno in congedo, oppure chi ricopre tale qualifica da almeno 9 mesi (talvolta anche 6 mesi), fermo restando il possesso di determinati requisiti anagrafici, socio-culturali e psico-fisici. Inoltre, i VFP1 Esercito possono usufruire di una riserva di posti per partecipare al concorso Allievi Ufficiali ed entrare nell’Accademia Militare di Modena. Oltre ad eventualmente proseguire nella sua carriera nella Forza Armata, i VFP1 Esercito hanno la possibilità di partecipare – sempre con riserva di posti o tramite concorsi riservati VFP1 – a bandi per avviarsi alle carriere iniziali nelle Forze di Polizia ad ordinamento militare e civile o nel Corpo militare della Croce Rossa.
Le opportunità di carriera per i VFP1 Esercito non finiscono qui. Ai Volontari che lasciano la Forza Armata senza demerito, sono riservati il 30% di posti nelle assunzioni delle Pubbliche Amministrazioni, il 20% di posti nei concorsi per l’accesso alle carriere iniziali dei corpi di polizia municipale e provinciale, il 50% dei posti messi a concorso per l’immissione nei ruoli civili del personale non dirigente della Difesa.
Mi e sempre piaciuto fare il militare